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(g.l.) Non solo celebrazioni epifaniche a Cividale, con l’antica e sempre suggestiva Messa dello Spadone stamane nel Duomo di Santa Maria Assunta, ma anche un tuffo nella storia del volo acrobatico, quello delle gloriose Frecce Tricolori. Ci sono, infatti, ancora due giorni – vale a dire oggi e domani – per ammirare la bella mostra dedicata agli oltre sessant’anni della Pan. Come avevamo riferito a suo tempo, si tratta di un vero e proprio omaggio alla Pattuglia Acrobatica Nazionale allestito al centro commerciale “Borc di Cividât” che sorge alle porte della città longobarda per chi proviene da Udine, dove un tempo sorgeva l’Italcementi e ora ha sede centrale anche Civibank del Gruppo Sparkasse. L’ha organizzata il locale 129° Club Frecce Tricolori, presieduto da Gianni Orgnacco, con una ricca esposizione fotografica, ma non solo, sulla storia della Pattuglia dal 1961 ad oggi. Realizzata dal Club di Treviso, la rassegna era stata inaugurata dal vicepresidente della Regione Fvg, Mario Anzil, e dal sindaco Daniela Bernardi e resterà aperta al pubblico, appunto, fino a domani, 7 gennaio, con ingresso gratuito dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.

Ufficialmente chiamata 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, la Pan – come ricordavamo al momento della inaugurazione della mostra – è sorta nel 1961 con sede operativa a Rivolto, nel Codroipese. Con i suoi 10 aerei Aermacchi MB 399, è la pattuglia nel suo genere più numerosa al mondo e il suo programma di volo prevede una ventina di figure acrobatiche che l’hanno resa tra le migliori a livello internazionale. Va ricordato che la prima scuola di volo acrobatico in Italia risale al 1930 con sede all’aeroporto di Campoformido per iniziativa del colonnello Rino Corso Fougier. Col passare del tempo i nomi della pattuglia cambiarono: nel 1950 si chiamò “Cavallino Rampante”, mutato poi in “Getti Tonanti” e, nel ’56 in “Tigri bianche”. Fu solo nel 1960 che lo Stato Maggiore dell’Aeronautica affidò al maggiore Mario Squarcina, leader dei “Diavoli Rossi”, la costituzione della Pan e il 1° maggio dell’anno successivo a Trento ci fu la prima uscita ufficiale. Il resto è storia degli ultimi 60 anni che l’hanno resa un orgoglio nazionale.
E ricordiamo, infine, anche un aggancio alla storia di Cividale e ai suoi grandi figli. Pochi sanno, infatti, che si deve al senatore Guglielmo Pelizzo, nella sua veste di sottosegretario alla Difesa con delega all’Areonautica, la destinazione definitiva a Rivolto della base operativa delle Frecce Tricolori. Anche per tale trascorso la mostra ha acquistato un particolare significato nel contesto delle celebrazioni dei 100 anni di istituzione dell’Arma Azzura. Per cui chi non ha ancora avuto l’opportunità, approfitti di queste ultime due giornate per ammirare la ricca ed esaustiva esposizione, magari dopo aver partecipato ai tradizionali riti dell’Epifania cividalese.

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In copertina e all’interno alcune immagini della mostra sulle Frecce Tricolori.

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